mercredi 17 décembre 2008

Nelle sale "Il giardino dei limoni"

Les Citronniers" : l'absurdité mûrie dans un verger de Cisjordanie

La cohabitation difficile entre Israéliens et Palestiniens trouve ici une illustration métaphorique dont Eran Riklis tire une réflexion politique et une leçon humaine. Ce cinéaste résidant à Tel Aviv avait déjà dépeint une situation courtelinesque dans La Fiancée syrienne : celle d'une jeune fille d'origine druze habitant un village du Golan occupé par les Israéliens et devant franchir une frontière arbitraire pour aller épouser son fiancé.Il s'agit cette fois d'une veuve vivant dans un petit village palestinien de Cisjordanie. Aux yeux de l'armée occupante, sa plantation de citronniers constitue une menace pour la sécurité d'un nouveau voisin : le ministre israélien de la défense. Salma est d'abord sommée de ne plus venir disposer de ses arbres. Puis on lui demande de raser une partie de sa plantation sous prétexte que des terroristes pourraient s'y cacher. Irréductible, elle décide de se battre pour sauver ce qui constitue à la fois son gagne-pain, un patrimoine durement acquis par son père et un symbole de ses racines.Des arbres peuvent-ils représenter une menace pour la défense nationale ? Telle est la névrose extrémiste dépeinte ici dans un contexte où chaque camp doit se retrancher derrière des positions radicales.Les Citronniers illustre de façon démonstrative l'incompréhension et la défiance qui rongent les populations. Le grillage (avec mirador) dressé entre Salma et le ministre Navon figure le mur dressé entre les deux communautés, les arbres menacés de déracinement sont"comme des êtres humains", le combat de Salma devant la Cour suprême exprime une foi dans la justice.Faisant de cette histoire une parabole sur le choix d'un "enjeu stratégique majeur", le film n'élague pas la complexité politique sous-jacente. Se polarisant sur deux personnages féminins, il regarde sciemment ce conflit du point de vue d'opprimées pacifiques. Les Citronniers est en effet l'histoire de la naissance d'une complicité entre deux femmes qui n'ont pas la parole. Salma, la Palestinienne, n'est pas seulement mise en cage par les occupants : cette femme voilée est sommée par son propre peuple de stopper ses relations affectives avec son jeune avocat. Parquée dans une prison de femme au foyer, Mira, l'épouse du ministre israélien, finira par prendre fait et cause pour sa voisine.Riklis insiste sur les regards que s'échangent l'une et l'autre, le désir de dialogue (brimé) de celle qui incarne la force. Il se clôt par une condamnation des attitudes mâles. Seules les femmes sont-elles à même de faire de cette région un verger ?
Da Le Monde, 23 aprile 2008
trailers


Trailer in lingua originale: http://cineuropa.org/trailer.aspx?lang=it&documentID=84331

vendredi 7 novembre 2008

Il mostro unico

Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini.Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea che potrà risollevare la scuola italiana.Da dove inizia l’istruzione? Dall’asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini diventino obbedienti e ligi al dovere.E le favole, con la loro sovrabbondante fantasia e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano dal sano realismo e dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo del fuori tema, della deboscia, della droga e del bullismo facinoroso.
Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico.Sarà proibito leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la spesa pubblica, e soprattutto si dovrà, in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa e vetero-comunista di questo mostro.
Secondo il DMU (decreto mostro unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani, perché Grimilde e la strega sono un costoso e inutile sdoppiamento di personalità nocivo all’immaginario dei giovani alunni, per non parlare dell’ambigua convivenza tra Biancaneve e i sette piccoli operai, di cui uno, Brontolo, sicuramente della Cgil.
Cappuccetto Rosso è ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è evidentemente della Lega e il lupo di origine transilvana e rumena.
Proibito Ali Babà e i quaranta ladroni, ne basta uno. Abolito Peter Pan, troppi pirati che gravano sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio, anche accorpando il gatto e la volpe in un unico animale, restano il vilipendio ai carabinieri e il chiaro riferimento a Mediaset del paese dei balocchi.
Ammesso Pollicino ma dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto uno e settanta, per non costituire un palese sberleffo al nostro amato presidente del consiglio.
Proibito Hansel e Gretel, perché i mostri sono due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi economica.
Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay.Parimenti proibito il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso.
Proibita, anzi proibitissima Cenerentola. Le cattive sono tre e assomigliano tutte a me.Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera. Ma la vostra Ministra Unica.
http://www.stefanobenni.it/

jeudi 16 octobre 2008

Iniziativa Greenpeace: scriviamo al governo!


Cari amici,i cambiamenti climatici sono la più grave minaccia ambientale, economica e umanitaria che l'uomo si trova ad affrontare. Per evitare una crisi climatica irreversibile occorre fermare la crescita delle emissioni di gas serra entro il 2015, e dimezzarle al 2050.
Per ridurre le emissioni di CO2 è necessaria una rivoluzione energetica basata sulla progressiva riduzione dell'uso dei combustibili fossili, a partire dal carbone, e dallo sviluppo delle alternative veramente pulite: efficienza e fonti rinnovabili.
Per questo chiediamo al Governo di:
1. introdurre una moratoria per nuove centrali a carboneIl carbone è alla base della crisi climatica in quanto è la prima singola fonte del riscaldamento globale: circa un terzo delle emissioni mondiali di CO2 si devono alla sua combustione.
2. abbandonare l'idea di un ritorno al nucleare in Italia. Il nucleare è una tecnologia costosa e rischiosa, che non ha risolto nessuno dei suoi problemi: dai rischi di incidente grave alla gestione delle scorie, dalla proliferazione nucleare alla limitatezza della risorsa Uranio.
3.favorire l'efficienza energetica con l'obiettivo del 20 per cento al 2020In Italia è possibile tagliare i consumi elettrici per 100 miliardi di kWh al 2020 (circa un terzo degli attuali consumi) con benefici economici pari a 65 miliardi di euro. L'efficienza è la fonte energetica più economica, pulita e abbondante.
4. favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili come richiesto dall'EuropaNel settore elettrico le rinnovabili possono fornire 50 miliardi di kWh al 2020. Questo permetterà di tagliare le emissioni di CO2 per 25 milioni di tonnellate, e di risparmiare circa 10 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti all'anno.
PARTECIPA ANCHE TU ALLA PETIZIONE PER UNA RIVOLUZIONE ENERGETICA PULITA IN ITALIA.
SCRIVI SUBITO A BERLUSCONI E AL MINISTRO SCAJOLA.
P.S. Come sai, Greenpeace rifiuta il contributo economico di aziende e istituzioni, e accetta soldi solo da singoli cittadini. Se vuoi sostenere le nostre campagne in difesa del Pianeta, clicca qui e compila in sicurezza il form.
P.S. Inoltra questo messaggio ai tuoi amici e a chi è interessato a combattere i cambiamenti climatici, causati dai combustibili fossili e altre atività umane.
Francesco Tedesco Responsabile Campagna Clima ed Energia GREENPEACE Italia

Entre le murs - La classe

Un film che racconta la realtà quotidiana di una scuola superiore nella periferia di Parigi (ventesimo arrondissement), che ha sollecitato il dibattito sull'immigrazione e la scuola in Francia. Palma d'oro come miglior film a Cannes, definito "stupefacente" da Sean Penn. Attori un vero ex-prof (autore, tra l'altro, del libro che ha ispirato il film) e dei veri studenti.

Locandina del film con link al "dossier scuola Europa" su cafébabel

mardi 30 septembre 2008

Un caro saluto a Federico


Con questo post vorrei ricordare un uomo che ho ammirato e tuttora ammiro molto, scomparso da poco in un incidente stradale: Federico Ceratti. E’stato un maestro di vita per me e sicuramente per moltissime altre persone. Pioniere in Italia dell’economia solidale, co-fondatore di molte associazioni che si occupano di biologico, turismo consapevole, commercio equo e stili di vita sostenibili. Negli anni ’90 ha fondato Acea Onlus, Associazione per i consumi etici e gli stili di vita solidali, dove personalmente ho svolto il servizio civile volontario negli anni 2002-2003 ed a cui sono rimasta molto affezionata. Ero tra le prime volontarie del servizio civile nazionale in Acea (con Francesca, Ilaria, Roberta, Marianna, Franceschina e Marta) e con la responsabile del progetto Luisa Motta, i collaboratori e l’allora presidente di Acea Federico Ceratti abbiamo avviato il progetto “Piazze Solidali”. A settembre 2002 siamo partiti brancolando un po’nel buio, sembrava un’impresa quasi impossibile ma alla fine ce l’abbiamo fatta! A dicembre il primo grande evento: un megatendone a Piazzale Loreto durante le vacanze natalizie con conferenze, laboratori, partecipazione di associazioni, vendita di prodotti del commercio equo e solidale e di cooperative di produzione biologica. Federico, nonostante mille progetti e impegni, riusciva ad essere presente ed a dirigere l’orchestra: ricordo che addirittura, per stare più vicino a noi volontarie del scn ed al progetto in fase di avviamento aveva trasferito il suo ufficio nel seminterrato, unico luogo dove potevamo starci tutti. Ricordo, inoltre, quando sono stata con Fede e Luisa al Forum Sociale Europeo di Firenze a novembre del 2002: ci alternavamo per presenziare allo stand di Acea e per partecipare agli incontri ed ai gruppi di lavoro. Federico stava spesso allo stand e discutere con i nostri vicini e con i visitatori, mi “mandava” alle conferenze e, al mio ritorno, ragionavamo sull’argomento trattato. Ho sempre ammirato in lui questa “sete” nell’ascolto delle opinioni altrui, soprattutto dei giovani. Raramente ho incontrato uomini colti e con esperienza di vita, impegnati in mille progetti e, nonostante ciò, disposti a tal punto a trovare tempo e voglia di ascoltare idee ed opinioni di ragazzi di vent’anni. Credo che questo fosse uno dei suoi più importanti punti di forza: l’essere disposto a mettersi in gioco. La sua conoscenza e la sua esperienza assieme a nuove idee e diversi punti di vista portavano alla nascita di nuove passioni e nuovi progetti, alimentavano la voglia di fare, di cambiare, di partecipare. E’ stato e rimarrà davvero un grande maestro, una persona che ha insegnato anche con l’esempio di vita e che personalmente mi dà la forza di credere che un mondo più giusto, più equo e più ricco di umanità è possibile.
Michela

Programmi interessanti in tv (una volta ogni tanto...)

Stasera, oltre alle Iene, un documentario da non perdere su Rai3:
Morire a Gerusalemme, alle 23.45. Girato nel 2007 racconta la storia di una ragazza palestinese che nel marzo 2002 entrò in un supermercato e si fece esplodere. Oltre a lei muorirono una guardia giurata e una ragazza israeliana di 17 anni. La madre della ragazza israeliana cercò un dialogo con la madre della ragazza palestinese...

vendredi 26 septembre 2008

giornata europea delle lingue...

26 settembre 2008,
settima edizione giornata europea delle lingue
"PARLARE LA TUA LINGUA E' COME ABBRACCIARTI"

jeudi 25 septembre 2008

MARATONA CULTURALE CONTRO IL RAZZISMO

VENERDI' 26 SETTEMBRE ALLA CASA DELLA CULTURA IN VIA BORGOGNA 3 A MILANO DALLE ORE 21,00 UNA SERATA DI MUSICA, POESIA E RIFLESSIONI DA ARTISTI, SCRITTORI, MUSICISTI E RAPPRESENTANTI DEL MONDO DELLA CULTURA PER RICORDARE ABDOUL GUIBRE' (1989-2008) E RENDERE OMAGGIO A QUESTO GIOVANE RAGAZZO MORTO A CAUSA DELLA VIOLENZA E DEL RAZZISMO CHE STA CRESCENDO A DISMISURA NEL NOSTRO PAESE.
FRA I PARTECIPANTI:Silvia Agliotti, Mauro Baffico, Laura Balbo, Otto Bitjoka,Mihai Mircai Butcovan, Ferruccio Capelli, Andrea Casale, C.O.V., Erminia dell'Oro, Franziska, Mauro Fogliaresi, Anna Maria Gallone, Gamba The Lenk, Cheikh Tidiane Gaye, Betty Gilmore, Sara Honegger, Karkadan, Pap Khouma, Michel Koffi, Kossi Komla-Ebri, Gabriella Kuruvilla, Ainom Maricos, Marky, Vigevano Massive, Maria Grazia Meriggi, Fernandez Milton, Valentina Morandi, Pipeline Project, Silvia Riva, Candelaria Romero, Raffaele Taddeo, Skone, Toma l'Arge-Corona Reyes, Tranquille Donne, Marcelo Vega, Itala Vivan, Zanko
L'INVITO E' ESTESO - A TUTTE QUELLE PERSONE CHE VOGLIONO CONTRIBUIRE A CAMBIARE L'AMBIENTE DI VIOLENZA E RAZZISMO CHE STA INQUINANDO LA NOSTRA SOCIETA'.- A TUTTE QUELLE PERSONE CHE AVVERTONO CHE IL RAZZISMO DANNEGGIA GRAVEMENTE LORO E CHI STA INTORNO.
INGRESSO LIBERO
Kossi A. Komla-Ebri
www.kossi-komlaebri.net

mardi 23 septembre 2008

Democrazia partecipativa

Un seminario internazionale sulla democrazia partecipativa che si terrà a Milano il 26 settembre 2008, organizzato da ICEI (Istituto Cooperazione Economica Internazionale) in collaborazione con le ong ACRA e CISS:
“Partecipazione, oltre la parola – Luci e ombre in un confronto tra esperienze nel nord e nel sud del mondo”.
Programma:
http://www.icei.it/pdf/programma_oltrelaparola.pdf

Strage a Castelvolturno

Strage a Castelvolturno: sei immigrati uccisi.
Lo Stato inizierà davvero ad essere presente dove ora presente non è? Non si parla solo di presenza fisica: Maroni ha annunciato “500 soldati”, ma questi saranno affiancati da una presenza istituzionale? Si tratterà di una soluzione permanente o solo momentanea? I cittadini italiani e stranieri residenti in Italia potranno fidarsi di chi li dovrebbe proteggere?
Interessanti videointerviste dal sito "stranierinitalia" http://www.stranieriinitalia.it/videoblog-strage_di_immigrati_a_castelvolturno_le_videointerviste_5784.html

samedi 20 septembre 2008

La terra degli uomini rossi di Bechis

Dal regista di Garage Olimpo
I Guaranì-Kaiowà sono i discendenti di quegli indigeni che entrarono in contatto alla fine del '500 con gli europei arrivati via mare. A quell'epoca contavano più di un milione di persone, mentre oggi ne sopravvivono alcune decine di migliaia. Dopo aver subito la perdita quasi totale delle loro terre, vivono confinati in quelle che dovrebbero essere riserve, ma che non sono altro che fazzoletti di foresta, dove non c'è rimasto più nulla, né pesce, né selvaggina, né terra da coltivare.
http://www.lifegate.it/essere/articolo.php?id_articolo=1743
Non perdiamocelo!

vendredi 19 septembre 2008

iniziativa al palazzo delle stelline

Centre culturel français Milano

Visages de l’intégration
2–18 ottobre 2008,l’espace de projection, Corso Magenta 63


Si ha tendenza troppo spesso a dimenticare che dietro la retorica sull’immigrazione, le generiche considerazioni sul fatto che essa venga scelta ovvero imposta, le maldicenze sulla legittimità dei ricongiungimenti familiari, le discussioni sulle rivalità etniche o religiose, la definizione d’integrazione ideale, ecc., si celano invece storie individuali, ritratti, profili e destini di persone in carne ed ossa.
Il Centre propone così una serie di film che mettono in risalto, con molto realismo, le varie tematiche e contraddizioni del fenomeno della integrazione, le esperienze peculiari, umane di ogni individuo, di ogni comunità che devono far fronte alla doppia esigenza di conservare le proprie radici culturali e di farle convivere con le nuove realtà.


giovedì 2 ottobre ore 20.00
“ Wesh Wesh, qu’est-ce qui se passe ?” (2003-83’) di Rabah Ameur-Zaimeche
con Rabah Ameur-Zaimeche, Ahmed Hammoudi

sabato 4 ottobre ore 15.30
“La Petite Jérusalem “ ( 2005-94’) di Karin Albou
con Fanny Valette, Elsa Zylberstein, Bruno Todeschini

giovedì 9 ottobre ore 20.00
“ Zim and Co.” (2004-90’) di Pierre Jolivet
con Adrien Jolivet, Mhamed Arezki

sabato 11 ottobre ore ore 15.30
“ Samia “ (2000-73’) di Philippe Faucon
con Lybda Benahouda, Nadia El Koutei

giovedì 16 ottobre ore 20.00
“ Quand tu descendras du ciel” ( 2001-95’) di Eric Guirado
con Benoît Giros, Serge Riaboukine

sabato 18 ottobre ore 15.30
“ Voisins voisines“ ( 2004-90’) di Malik Chibane
con Frédéric Diefenthal, Anémone, Jackie Berroyer

Centre culturel français
Palazzo delle Stelline
Corso Magenta, 63 - 20123 Milan- piano terra
Tél. : 02 48 59 191
accueil@culturemilan.it
http://culturemilan.com
Plan d'accès au Centre Cliquer ici
orari di apertura:dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 19.00

MaLeLinGuE. Ovvero: Paure e Pregiudizi


Mi viene chiesto: ma come fai a stare insieme a un arabo? Molti pensano che mi tenga chiusa in casa, molti mi mettono in guardia sul fatto che in un futuro mi costringa a mettere il velo (?!) o mi porterà via i bambini... La vita di coppia non è semplice, lo confesso, ma non per il fatto in sé che Nur sia “arabo”: magari perché è testone, magari perché è un uomo! Confesso che poi, quando alla diversità di genere si aggiunge la diversità di ambiente educativo e di background di vita ...no, non è facile. Una sorta di lotta quotidiana anche con sé stessi, di rimessa in discussione dei propri valori e concetti (o pre-concetti). Ma volete mettere la soddisfazione quando poi si raggiunge un accordo? Ho davvero la sensazione di crescere ogni giorno, di imparare, di "viaggiare" anche se sono ferma. Lavoriamo e cambiamo insieme per costruire un destino comune. Per convincerci ed auto-convincerci che venirci incontro è possibile, che coppia mista è possibile (ce ne sono tante e sempre di più, tra l'altro, non siamo mica così “alieni”… e che cavolo!).
Io direi che è uno sforzo positivo, che sarebbe bello fare “in grande”. Parliamo dei nostri Paesi, ad esempio, che si affacciano sul Mediterraneo:
- Paura dell’ “invasione degli immigrati” in Italia;
- Paura dell’ “Invasione da Occidente” in Marocco. Si intende lo stile di vita occidentale: le relazioni, l’abbigliamento… Che poi,mi chiedo sempre che senso ha parlare di Occidente come “L’Altro” in un paese che si chiama “Occidente” = “Maghreb” in arabo, il Paese più ad ovest del Mediterraneo e dei Paesi arabi!
C’è chi gioca su queste paure per avere voti (vedi Lega Nord), chi per avere adepti (vedi organizzazioni fondamentaliste islamiche).
E c’è chi preferisce una strada che sta in mezzo, magari più lunga, magari più faticosa, magari meno visibile ma che dà anche molte più soddisfazioni! E in questo caso demagogia e frasi fatte non attaccano…sorry!
Miky Dall