mardi 30 septembre 2008

Un caro saluto a Federico


Con questo post vorrei ricordare un uomo che ho ammirato e tuttora ammiro molto, scomparso da poco in un incidente stradale: Federico Ceratti. E’stato un maestro di vita per me e sicuramente per moltissime altre persone. Pioniere in Italia dell’economia solidale, co-fondatore di molte associazioni che si occupano di biologico, turismo consapevole, commercio equo e stili di vita sostenibili. Negli anni ’90 ha fondato Acea Onlus, Associazione per i consumi etici e gli stili di vita solidali, dove personalmente ho svolto il servizio civile volontario negli anni 2002-2003 ed a cui sono rimasta molto affezionata. Ero tra le prime volontarie del servizio civile nazionale in Acea (con Francesca, Ilaria, Roberta, Marianna, Franceschina e Marta) e con la responsabile del progetto Luisa Motta, i collaboratori e l’allora presidente di Acea Federico Ceratti abbiamo avviato il progetto “Piazze Solidali”. A settembre 2002 siamo partiti brancolando un po’nel buio, sembrava un’impresa quasi impossibile ma alla fine ce l’abbiamo fatta! A dicembre il primo grande evento: un megatendone a Piazzale Loreto durante le vacanze natalizie con conferenze, laboratori, partecipazione di associazioni, vendita di prodotti del commercio equo e solidale e di cooperative di produzione biologica. Federico, nonostante mille progetti e impegni, riusciva ad essere presente ed a dirigere l’orchestra: ricordo che addirittura, per stare più vicino a noi volontarie del scn ed al progetto in fase di avviamento aveva trasferito il suo ufficio nel seminterrato, unico luogo dove potevamo starci tutti. Ricordo, inoltre, quando sono stata con Fede e Luisa al Forum Sociale Europeo di Firenze a novembre del 2002: ci alternavamo per presenziare allo stand di Acea e per partecipare agli incontri ed ai gruppi di lavoro. Federico stava spesso allo stand e discutere con i nostri vicini e con i visitatori, mi “mandava” alle conferenze e, al mio ritorno, ragionavamo sull’argomento trattato. Ho sempre ammirato in lui questa “sete” nell’ascolto delle opinioni altrui, soprattutto dei giovani. Raramente ho incontrato uomini colti e con esperienza di vita, impegnati in mille progetti e, nonostante ciò, disposti a tal punto a trovare tempo e voglia di ascoltare idee ed opinioni di ragazzi di vent’anni. Credo che questo fosse uno dei suoi più importanti punti di forza: l’essere disposto a mettersi in gioco. La sua conoscenza e la sua esperienza assieme a nuove idee e diversi punti di vista portavano alla nascita di nuove passioni e nuovi progetti, alimentavano la voglia di fare, di cambiare, di partecipare. E’ stato e rimarrà davvero un grande maestro, una persona che ha insegnato anche con l’esempio di vita e che personalmente mi dà la forza di credere che un mondo più giusto, più equo e più ricco di umanità è possibile.
Michela

Programmi interessanti in tv (una volta ogni tanto...)

Stasera, oltre alle Iene, un documentario da non perdere su Rai3:
Morire a Gerusalemme, alle 23.45. Girato nel 2007 racconta la storia di una ragazza palestinese che nel marzo 2002 entrò in un supermercato e si fece esplodere. Oltre a lei muorirono una guardia giurata e una ragazza israeliana di 17 anni. La madre della ragazza israeliana cercò un dialogo con la madre della ragazza palestinese...

vendredi 26 septembre 2008

giornata europea delle lingue...

26 settembre 2008,
settima edizione giornata europea delle lingue
"PARLARE LA TUA LINGUA E' COME ABBRACCIARTI"

jeudi 25 septembre 2008

MARATONA CULTURALE CONTRO IL RAZZISMO

VENERDI' 26 SETTEMBRE ALLA CASA DELLA CULTURA IN VIA BORGOGNA 3 A MILANO DALLE ORE 21,00 UNA SERATA DI MUSICA, POESIA E RIFLESSIONI DA ARTISTI, SCRITTORI, MUSICISTI E RAPPRESENTANTI DEL MONDO DELLA CULTURA PER RICORDARE ABDOUL GUIBRE' (1989-2008) E RENDERE OMAGGIO A QUESTO GIOVANE RAGAZZO MORTO A CAUSA DELLA VIOLENZA E DEL RAZZISMO CHE STA CRESCENDO A DISMISURA NEL NOSTRO PAESE.
FRA I PARTECIPANTI:Silvia Agliotti, Mauro Baffico, Laura Balbo, Otto Bitjoka,Mihai Mircai Butcovan, Ferruccio Capelli, Andrea Casale, C.O.V., Erminia dell'Oro, Franziska, Mauro Fogliaresi, Anna Maria Gallone, Gamba The Lenk, Cheikh Tidiane Gaye, Betty Gilmore, Sara Honegger, Karkadan, Pap Khouma, Michel Koffi, Kossi Komla-Ebri, Gabriella Kuruvilla, Ainom Maricos, Marky, Vigevano Massive, Maria Grazia Meriggi, Fernandez Milton, Valentina Morandi, Pipeline Project, Silvia Riva, Candelaria Romero, Raffaele Taddeo, Skone, Toma l'Arge-Corona Reyes, Tranquille Donne, Marcelo Vega, Itala Vivan, Zanko
L'INVITO E' ESTESO - A TUTTE QUELLE PERSONE CHE VOGLIONO CONTRIBUIRE A CAMBIARE L'AMBIENTE DI VIOLENZA E RAZZISMO CHE STA INQUINANDO LA NOSTRA SOCIETA'.- A TUTTE QUELLE PERSONE CHE AVVERTONO CHE IL RAZZISMO DANNEGGIA GRAVEMENTE LORO E CHI STA INTORNO.
INGRESSO LIBERO
Kossi A. Komla-Ebri
www.kossi-komlaebri.net

mardi 23 septembre 2008

Democrazia partecipativa

Un seminario internazionale sulla democrazia partecipativa che si terrà a Milano il 26 settembre 2008, organizzato da ICEI (Istituto Cooperazione Economica Internazionale) in collaborazione con le ong ACRA e CISS:
“Partecipazione, oltre la parola – Luci e ombre in un confronto tra esperienze nel nord e nel sud del mondo”.
Programma:
http://www.icei.it/pdf/programma_oltrelaparola.pdf

Strage a Castelvolturno

Strage a Castelvolturno: sei immigrati uccisi.
Lo Stato inizierà davvero ad essere presente dove ora presente non è? Non si parla solo di presenza fisica: Maroni ha annunciato “500 soldati”, ma questi saranno affiancati da una presenza istituzionale? Si tratterà di una soluzione permanente o solo momentanea? I cittadini italiani e stranieri residenti in Italia potranno fidarsi di chi li dovrebbe proteggere?
Interessanti videointerviste dal sito "stranierinitalia" http://www.stranieriinitalia.it/videoblog-strage_di_immigrati_a_castelvolturno_le_videointerviste_5784.html

samedi 20 septembre 2008

La terra degli uomini rossi di Bechis

Dal regista di Garage Olimpo
I Guaranì-Kaiowà sono i discendenti di quegli indigeni che entrarono in contatto alla fine del '500 con gli europei arrivati via mare. A quell'epoca contavano più di un milione di persone, mentre oggi ne sopravvivono alcune decine di migliaia. Dopo aver subito la perdita quasi totale delle loro terre, vivono confinati in quelle che dovrebbero essere riserve, ma che non sono altro che fazzoletti di foresta, dove non c'è rimasto più nulla, né pesce, né selvaggina, né terra da coltivare.
http://www.lifegate.it/essere/articolo.php?id_articolo=1743
Non perdiamocelo!

vendredi 19 septembre 2008

iniziativa al palazzo delle stelline

Centre culturel français Milano

Visages de l’intégration
2–18 ottobre 2008,l’espace de projection, Corso Magenta 63


Si ha tendenza troppo spesso a dimenticare che dietro la retorica sull’immigrazione, le generiche considerazioni sul fatto che essa venga scelta ovvero imposta, le maldicenze sulla legittimità dei ricongiungimenti familiari, le discussioni sulle rivalità etniche o religiose, la definizione d’integrazione ideale, ecc., si celano invece storie individuali, ritratti, profili e destini di persone in carne ed ossa.
Il Centre propone così una serie di film che mettono in risalto, con molto realismo, le varie tematiche e contraddizioni del fenomeno della integrazione, le esperienze peculiari, umane di ogni individuo, di ogni comunità che devono far fronte alla doppia esigenza di conservare le proprie radici culturali e di farle convivere con le nuove realtà.


giovedì 2 ottobre ore 20.00
“ Wesh Wesh, qu’est-ce qui se passe ?” (2003-83’) di Rabah Ameur-Zaimeche
con Rabah Ameur-Zaimeche, Ahmed Hammoudi

sabato 4 ottobre ore 15.30
“La Petite Jérusalem “ ( 2005-94’) di Karin Albou
con Fanny Valette, Elsa Zylberstein, Bruno Todeschini

giovedì 9 ottobre ore 20.00
“ Zim and Co.” (2004-90’) di Pierre Jolivet
con Adrien Jolivet, Mhamed Arezki

sabato 11 ottobre ore ore 15.30
“ Samia “ (2000-73’) di Philippe Faucon
con Lybda Benahouda, Nadia El Koutei

giovedì 16 ottobre ore 20.00
“ Quand tu descendras du ciel” ( 2001-95’) di Eric Guirado
con Benoît Giros, Serge Riaboukine

sabato 18 ottobre ore 15.30
“ Voisins voisines“ ( 2004-90’) di Malik Chibane
con Frédéric Diefenthal, Anémone, Jackie Berroyer

Centre culturel français
Palazzo delle Stelline
Corso Magenta, 63 - 20123 Milan- piano terra
Tél. : 02 48 59 191
accueil@culturemilan.it
http://culturemilan.com
Plan d'accès au Centre Cliquer ici
orari di apertura:dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 19.00

MaLeLinGuE. Ovvero: Paure e Pregiudizi


Mi viene chiesto: ma come fai a stare insieme a un arabo? Molti pensano che mi tenga chiusa in casa, molti mi mettono in guardia sul fatto che in un futuro mi costringa a mettere il velo (?!) o mi porterà via i bambini... La vita di coppia non è semplice, lo confesso, ma non per il fatto in sé che Nur sia “arabo”: magari perché è testone, magari perché è un uomo! Confesso che poi, quando alla diversità di genere si aggiunge la diversità di ambiente educativo e di background di vita ...no, non è facile. Una sorta di lotta quotidiana anche con sé stessi, di rimessa in discussione dei propri valori e concetti (o pre-concetti). Ma volete mettere la soddisfazione quando poi si raggiunge un accordo? Ho davvero la sensazione di crescere ogni giorno, di imparare, di "viaggiare" anche se sono ferma. Lavoriamo e cambiamo insieme per costruire un destino comune. Per convincerci ed auto-convincerci che venirci incontro è possibile, che coppia mista è possibile (ce ne sono tante e sempre di più, tra l'altro, non siamo mica così “alieni”… e che cavolo!).
Io direi che è uno sforzo positivo, che sarebbe bello fare “in grande”. Parliamo dei nostri Paesi, ad esempio, che si affacciano sul Mediterraneo:
- Paura dell’ “invasione degli immigrati” in Italia;
- Paura dell’ “Invasione da Occidente” in Marocco. Si intende lo stile di vita occidentale: le relazioni, l’abbigliamento… Che poi,mi chiedo sempre che senso ha parlare di Occidente come “L’Altro” in un paese che si chiama “Occidente” = “Maghreb” in arabo, il Paese più ad ovest del Mediterraneo e dei Paesi arabi!
C’è chi gioca su queste paure per avere voti (vedi Lega Nord), chi per avere adepti (vedi organizzazioni fondamentaliste islamiche).
E c’è chi preferisce una strada che sta in mezzo, magari più lunga, magari più faticosa, magari meno visibile ma che dà anche molte più soddisfazioni! E in questo caso demagogia e frasi fatte non attaccano…sorry!
Miky Dall